Prodotti: pulizia e cura dei dread
In questo articolo vedremo i prodotti più adatti per la creazione e la cura dei dread. Mi baso su esperienza personale e ricerche approfondite.
Contenuti:
Prodotti che ho usato e che continuo a usare
Cliccando sull’immagine verrai reindirizzata/o sulla pagina per l’acquisto online

Olio essenziale di melaleuca (tea tree)
Tea Tree Oil* (vedi nota sotto). Antimicotico e antibatterico, per tenere a bada la formazione di forfora. Nel link trovi diverse scelte!
*NOTA: Esistono molte altre opzioni alternative al tea tree oil, che offrono le stesse (o simili) proprietà antimicotiche e antibatteriche, e che spesso hanno un odore più gradevole. Esempi: Eucalipto, Lavanda, Arancio, Lemongrass, Rosmarino, Origano, Bergamotto, Menta Piperita, Geranio, e Citronella. Ma ce ne sono anche altri. Ti consiglio di fare una ricerca per scoprire quello che ti piace di più. Però sceglili PURI al 100% e se puoi anche bio, per evitare di metterti chimicate e pesticidi sulla pelle! Se li usi con parsimonia (come ti consiglio, e se hai letto la pagina sul prurito lo sai già) ti dureranno anche dei mesi, quindi è comunque una spesa irrisoria.

Meglio con la madre e acidità al 5%. Un risciacquo dei dread con l’aceto diluito ha l’effetto del balsamo! E in più scaccia l’eventuale prurito.

Scegli quello ad “uso alimentare”, per andare sul sicuro. Questo serve al lavaggio profondo dei dread che ti libera dall’accumulo di residui.
Perchè vanno usati prodotti specifici
I dread vanno ovviamente lavati, ma lo shampoo comune è deleterio. Questo punto è spiegato nel dettaglio sulla pagina dedicata al lavaggio dei dread, se non ci sei ancora passata/o puoi farlo ora. Quel che vogliamo evitare è che si formi un accumulo di residui da prodotto. I prodotti che usiamo nei dread dovrebbero idealmente essere al 100% solubili in acqua, privi di olii e di altre sostanze che rimarrebbero incastrati nei dread.
Come capire se hai un accumulo di residui da prodotto? Bagnati i dread e poi schiacciali tra le dita. Spremili e arrotolali per un po’, giocaci. Se sulle dita ti rimane qualche traccia (solitamente una patina appiccicaticcia o vischiosa), hai un accumulo di residui!
Se hai visto Fight Club sicuramente sai che il sapone si fa con sostanze grasse e oleose che reagiscono chimicamente con la soda caustica. Attraverso questa reazione, detta “saponificazione”, viene a crearsi un composto di acqua e glicerina. La glicerina non è solubile in acqua, ed è per questo che i saponi “normali” non vanno bene per i dread.

Nota che gli shampoo con la scritta bio oppure al 100% naturali non sono per forza adatti ai dread, perché molte sostanze naturali non si sciolgono in acqua.
Prodotti in vendita per la cura dei dread: un’analisi
I prodotti per dread devono riportare la dicitura “per dreadlocks” o “residue-free”, anche se queste cose scritte non garantiscono che il prodotto sia al 100% sicuro. Vediamo perchè:
La dicitura “per dreadlocks”
Molti prodotti venduti come “per dreadlocks” non sono minimamente adatti ai dreadlocks! È il caso delle cere per compattare i dread, che andrebbero evitate come la peste perchè sono le più difficili da tirar via, e piuttosto che compattare danno l’illusione del compattamento. Per quanto riguarda i gel per compattare i dread alcuni giurano che l’aloe vera pura aiuti e che non lasci residui, a patto che non sia mescolata ad ingredienti non adatti.
Questo mis-uso della dicitura “per dreadlocks” è dovuto un po’ all’ignoranza, e un po’ alla voglia di spillare soldi in un mercato di nicchia. Mi pare strano che gli stessi produttori si dichiarino consapevoli delle implicazioni dell’avere i dread, e alcuni sono dreadhead loro stessi, ma così è… mettono in vendita prodotti non adatti.
Nota che il tuo dread maker di fiducia avrà senza dubbio dei suggerimenti e forse anche prodotti da venderti. Se non hai un dread maker di fiducia c’è lo strumento per trovare quello più vicino a te, trovalo su questo link.
La dicitura “residue-free”
Purtroppo non ci sono standard precisi su cosa significhi residue free, quindi i produttori scrivono quel che vogliono sui barattoli. Però è sempre meglio optare per i prodotti con la dicitura “residue free”, perché in effetti c’è una buona possibilità che lascino meno residui rispetto ai prodotti senza quella dicitura.
In realtà, secondo le mie ricerche, un prodotto per dreadlocks che sia davvero “residue-free”…. non esiste. Ho setacciato gli ingredienti che lasciano più residui, e nessun prodotto in vendita è libero al 100% da questi ingredienti, anzi ne sono tutti strapieni. Per scopo informativo metterò alla fine dell’articolo la lista di ingredienti da evitare, trovata principalmente su Raging Roots (uno dei miei siti in inglese preferiti) e un po’ ampliata.
Comunque, sto facendo un po’ di allarmismo ma non ti preoccupare: se vuoi usare lo shampoo o il sapone puoi contrastare l’accumulo di prodotto con il lavaggio profondo con il bicarbonato. Trovi il tutorial in questo video.
Ricordati che all’inizio non noterai l’accumulo di residui, ma se lo lasci arrivare al punto in cui diventerà evidente, anche senza che tu debba schiacciare i dread, sarà ormai impossibile da tirar via. Quindi fatti di tanto in tanto questo lavaggio profondo, se puoi.
Dove trovare i prodotti giusti
Molti produttori di shampoo per dread sono Americani o Australiani. Se come consumatore ci tieni a non esagerare con le miglia aeree dei prodotti che compri, opta per produttori più vicini all’Italia.
Un rivenditore che consiglio è DreadLab.co.uk, che spedisce in Italia in 5-7 giorni lavorativi e offre un vastissimo assortimento di prodotti, tra cui anche cuffie per piscina per dreadhead, cuffie doccia e “copridread” per dormire senza che la frizione sul cuscino ci incasini le radici. Ho scoperto questo sito recentemente e lo adoro (non sono affiliata).
Prodotti per il lavaggio
Produttori nel nostro continente:

DreadsUK
Dreadlocks shampoo, disponibile su DreadLab e anche su Etsy. ottimo prodotto, clicca per vedere i dettagli. Disponibile anche nella versione NAG CHAMPA.

Raw Roots (Danimarca)
Hydrating Dreadlock Shampoo in vendita su DreadLab. Questo brand ha un’ottima etica e offre diversi prodotti per dread, vedi il sito ufficiale se ti interessa.
Vediamo adesso un paio di produttori Americani che vale la pena menzionare e che hanno rivenditori anche in Europa. Ho messo i link per l’acquisto online sotto alle immagini dei prodotti.

Dollylocks (USA)
Shampoo liquidi e in saponette disponibili su DreadLab. La Dollylocks crea prodotti molto buoni.

DreadheadHQ (USA)
Dreadlocks soap e altri prodotti del marchio.
NOTA: La marca DreadheadHQ ha messo sul mercato prodotti considerati ottimi, però vende anche cere il che mi rende perplessa. In più, gli shampoo contengono SLES e i creatori si difendono dicendo che è solo un mito l’idea che i SLES siano tossici. Questo sembra essere soggetto a opinioni personali, quindi il mio consiglio è fai le tue ricerche sugli SLES e decidi per te.
Prodotti anti prurito
Se sei già stata/o sulla pagina relativa al prurito sai già che consiglio di usare meno prodotti possibile, e invece scegliere di massaggiare lo scalpo ogni mattina dopo una spruzzata leggera di acqua (non dura) mista a pochissime gocce del tuo olio essenziale preferito. In più, i risciacqui all’aceto sono life-savers contro il prurito.
Nel caso tu volessi acquistare dei prodotti online vale quello che abbiamo detto per gli shampoo, ovvero se gli ingredienti sono perlopiù solubili in acqua il prodotto è sicuro. Sorprendentemente sembra impossibile trovare spray anti prurito che siano affidabili! Su DreadLab.co.uk ce ne sono due: uno della Knotty Boy che consiglio e uno della Irie Dread.

Knotty Boy
Cooling Moisture Spray (non più disponibile)
NOTA: i prodotti della Knotty Boy hanno dei problemi con le regolamentazioni Europee e non rientrano nel CPNP (Cosmetics Products Notification Portal). Il brand sta lavorando sulle modifiche necessarie ma non sembra offrire, per il momento, una data di rilascio per l’Europa. Quindi io non posso non citarli ma potrebbe essere impossibile reperirli in Europa da rivenditori ufficiali, non si sa fino a quando. Potrebbero venire fermati alla dogana se acquistati privatamente.
La Dollylocks che è americana ha avuto problemi simili ma si è aggiornata molto più tempestivamente. Ad oggi ci sono tantissimi prodotti a marchio Dollylocks su DreadLab.
Se vuoi il mio consiglio fatti il tuo spray, anche prendendo ispirazione dagli ingredienti della Knotty Boy. Se trovi una ricetta originale e efficace, residue-free (nei limiti del possibile) e cruelty free, inizia a produrlo anche per noi! Potresti venderlo su Etsy e se il prodotto è buono ti supporterei con il passaparola.
Prodotti compattanti
Esistono una serie di prodotti venduti come acceleratori della compattazione dei dread, ma molti contengono ingredienti oleosi o non solubili in acqua.
Secondo Amy di Raging Roots 4 ingredienti possono essere considerati “sicuri”: sale marino, succo/olio di agrumi, aloe vera gel, e gel di semi di lino. E acqua, ovviamente. Il sale e gli agrumi seccano un po’ i capelli, mentre l’aloe vera e il gel di semi di lino li idratano, quindi scegli tu quale può andarti meglio, in base al tuo tipo di capelli. Ho trovato tre prodotti su DreadLab che sembrano molto affidabili:

Dollylocks
Tightening spray e tightening gel in vendita su DreadLab!

Raw Roots
Aloe Manuka Gel. Ho già scritto sopra quanto ammiro questo brand. Se volessi provare dei prodotti sarebbero quelli della Raw Roots.

Locksteady tropical tightening gel (vedi lista ingredienti nel link). Lo inserisco qui e c’è anche nella lista di prodotti di DreadLab, ma è ancora illegale in Europa (vedi nota sopra), quindi dovremo aspettare.
E poi ho trovato 2 prodotti che sembrano essere venduti solo in America, ma se fossi in te darei un’occhiata alla lista ingredienti:

Dreadlock Shampoo (brand)
Himalayan Pink Sea Salt Spray
Prodotti idratanti
Sconsiglierei tutti i balsami, in quanto lasciano residui cremosi e ostacolano la compattazione. Puoi usare i risciacqui con l’aceto, come ho scritto qua sopra. In alternativa potresti provare l’aloe vera gel pura al 100%, che però non ho trovato online. Quella in vendita è sempre mescolata a glicerina e altri ingredienti che lasciano residui, l’ideale sarebbe avere la pianta in giardino.
Un’altra cosa che puoi fare è acquistare un olio leggero, facile da assorbire, e metterne pochissimo nei capelli, solo sulle lunghezze, oppure metterlo in una boccetta spray diluito con acqua distillata. Esempi: olio di Jojoba, olio di argan, Olio di nocciolo di albicocca, olio di rosa canina, olio di vinacciolo, olio di avocado, olio di mandorla dolce.
Posso consigliarti alcuni spray idratanti in vendita, che contengono olii leggeri misti ad acqua, a volte infusi con erbe mediche, e olii essenziali. Eccone due con buoni ingredienti:

Dollylocks
Refreshing spray, in vendita su DreadLab

Raw Roots
“Hair shot”, trattamento idratante leggero, specifico per cute grassa o forfora, che lascia meno residui possibile! In vendita su Dreadlab.
La mia esperienza con i residui da prodotto
Non uso mai prodotti, ma mesi fa mi sono tinta i dread, perché avevo preso sottogamba la questione. Avevo parlato con diversi dreadhead con i capelli colorati, e tutti mi avevano detto che sì, tranquilla, ti puoi tingere come se niente fosse! Non so se stessero mettendo la testa sotto la sabbia perchè erano matti per le tinte (lo posso capire), o se davvero non sapevano cosa stavano facendo.

Mi sono fatta due o tre volte la tinta solo alle punte, e una volta la tinta su tutta la testa. Fin dalle prime applicazioni notavo che quando bagnavo i capelli, se li spremevo, mi lasciavano questa sostanza vischiosa sulle dita. Risciacquavo tantissimo ma pareva impossibile da estirpare. Poi sono venuta a sapere dei rischi effettivi di questi residui di prodotto: prolungamento dei tempi di asciugatura dei dread (che sono già più lunghi del normale), peso, prurito, e perfino muffa.
Poi ho trovato la ricetta del lavaggio profondo al bicarbonato, e la prima volta che l’ho fatto l’acqua era talmente carica di residui da essere nera (non scherzo) e la seconda volta era blu come la tinta che mi ero fatta mesi prima! Questa è la prova, secondo me, che il lavaggio al bicarbonato funziona.
Oggi, grazie ai risciacqui con l’aceto e ai lavaggi profondi con il bicarbonato (oltre al fatto che non uso nessuno prodotto), se spremo i miei dread le mie dita rimangono perfettamente pulite. Però, se avessi continuato, oppure se non avessi trovato la ricetta per il lavaggio profondo, a quest’ora sarei piena di residui e mi lamenterei dei dread che non si asciugano mai, come fanno caterve di dreadheads. I miei dread sono leggeri e si asciugano in 3 ore al massimo, perfino qui in Scozia dove vivo adesso, che è sempre umidissimo.
Aggiornamento: qualche settimana dopo aver scritto questo articolo ho provato lo shampoo al Nag Champa della Dollylocks. Video recensione:
Lista di ingredienti a rischio (in inglese)
- Tutto quel che inizia con “PEG” o “PPG”
- tutto quel che finisce con “sulfate” o “sulphate” (come SLS e SLES)
- Acetylated Lanolin Alcohol
- Beeswax
- Ceteareth
- Cetyl Alcohol
- Collagen
- Cyclomethicone
- Cyclotetrasiloxane
- Cyclopentasiloxane
- Cyclohexasiloxane
- Diazolidinyl Urea
- Dimethicone
- Elastin
- Ethylhexyl Methoxycinnamate
- Fragrance
- Glycerin
- Glycogen
- Glycol Stearate
- Isopropyl Isostearate
- Isopropyl Palmitate
- Isostearic Acid
- Keratin
- Lanolin
- Lecithin
- Methylparaben
- Mineral Oil
- Parfum
- Petrolatum
- Phenyl Trimethicone
- Polyquaternium
- Propylparaben
- Silcone
- Stearic Acid
- Urea